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Nome: |
Ca' dei Bossi |
Dove: |
A quattro km da Monza,nel territorio del Comune di Biassono, esteso lungo l’asse Monza-Lecco, in aderenza al limite d’espansione costituito dal perimetro del Parco di Monza. L’edificio sorge all’interno del centro storico di Biassono, all’incrocio tra via Verri e via Umberto I, di fronte alla Sede Comunale. Si tratta di un territorio che conserva tracce di attività agricola, testimonianza di un passato la cui economia era basata sul lavoro della terra posseduta da poche famiglie nobili. |
Localizzazione: |
http://goo.gl/maps/ZvZ9 |
Proprietà: |
Comune di Biassono |
Datazione: |
Le fonti storiche hanno dato delle certezze sull’esistenza dello stesso a partire dal 1588. |
Breve Ricostruzione Storica: |
L’immobile fu di proprietà dei Croce fino al 1588, quando Cristoforo Croce alienò il bene in favore di Ottavio Bossi. All’epoca l’edificio risulta così descritto: “ […] una saletta con due camere più piccole al piano terra e altre due camere sopra i medesimi luoghi e con una colombaia, portico senza niente sopra, stalla, cantina e un altro locale al piano terra, corte, aia, cesso, giardino e altri diritti e pertinenze, il quale edificio e giardino confina da due parti con la strada, da un’altra parte con i due magnifici fratelli Verri, da un’altra parte con i Re da Ello ed in parte con i Panzeri”. L’edificio fu parzialmente abitato dai successori di Ottavio Bossi e venne ceduto a Giovanni Pietro Verri nel 1737. Con la proprietà Bossi lo stabile raggiunse il suo massimo splendore; infatti dall’acquisto dei Verri e per tutto il Settecento non risulta documentato alcun intervento migliorativo. Quando Pietro Verri ereditò Villa Bossi, rinunciò ai lavori di manutenzione giudicandoli troppo impegnativi ed onerosi; durante le successioni ereditarie una porzione dell’edificio fu adibito ad alloggio per il fattore senza provvedere a nessuna riparazione, seppure spesso sollecitate e reclamate. |
Principali Caratteristiche Compositive: |
L’edificio è caratterizzato da una disposizione ad U di tre corpi di fabbrica, differenti tra loro per materiali e configurazione, collocati attorno ad una corte rettangolare.
Ca’ dei Bossi ha subito nel corso del tempo diversi adattamenti e continui rimaneggiamenti, che hanno stravolto l’impianto originario. La diversità nella tipologia delle strutture e nei materiali usati, così come alcune disomogeneità negli andamenti strutturali, indicano inequivocabilmente l’assenza di un progetto unitario, con parti preesistenti abbattute o inglobate all’interno del nuovo. Il manufatto manca quindi attualmente di organicità e di una visione unitaria, l’immagine percepita è strettamente relazionata con il vissuto funzionale dell’ambiente stesso e gli interventi che si sono succeduti sono di difficile collocazione temporale. |
Stato di Fatto: |
Lo stato di conservazione del bene è mediocre. L’analisi del degrado ha rilevato un forte deperimento di intonaci, murature, opere in calcestruzzo, materiali lapidei naturali di sostegno e di ornato, strutture in legno e metalliche, causato principalmente dall’umidità ascendente, infiltrazioni, incuria e inutilizzo. |
Restauro: |
Le scelte progettuali sono volte alla conservazione architettonica del bene, mantenendo i segni dell’evoluzione architettonica subita nei secoli. |
Cosa: |
Bi-Creative, 360 mq a disposizione di 20 startup, che vi potranno trovare:
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